I catalizzatori

Félix_Fénéon
Félix Fénéon, foto web

Ci sono persone, incontri e parole di persone, che mettono allo scoperto idee, sogni, visioni che l’artista ha già in sé ma a cui non è ancora riuscito a dare forma, visioni inconsapevoli e quindi irrealizzate. Un termine, una frase, diventano maieutiche facilitando il nascere di quelle idee.
Félix Fénéon diceva che il curatore deve fungere da catalizzatore, favorire la reazione chimica e, come il catalizzatore, in essa scomparire.
Tuttavia non è necessario l’incontro con un curatore, a volte l’input giusto può arrivare da qualcuno che fa un altro mestiere. È questione di lunghezze d’onda del pensiero, di empatia (parola abusata ma pienamente corrispondente a certi stati d’animo specchianti), è certamente questione di intelligenza dell’ interlocutore e della sua ricchezza interiore, che deborda al punto da potersi disperdere in mille altri rivoli e nutrire la fantasia di altri.
Ecco, io sono grata al destino, alla vita o al caso, non saprei, per averne incontrate alcune, in questo periodo del mio percorso: tanti Pollicino, a volte incondapevoli, che hanno lasciato sassi sulla mia strada. L’unico compito, merito da altro punto di vista, è avere il coraggio di raccoglierli e proseguire in quella direzione.

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Pecco in parole, opere (e omissioni). Tratto sul serio: arte e scrittura
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