Non si perdona a Emile Bernard di aver imboccato al contrario la galleria della Storia

Emile Bernard, 1888 Donne bretoni

Emile Bernard, donne bretoni su un prato verde.

Nel 1888 Emile Bernard dipinse questo quadro che avrebbe segnato un punto di svolta nello stile pittorico dei suoi amici, Paul Gauguin con il gruppo dei pittori di Pont Aven e, soprattutto, nella storia dell’arte. Flavio Caroli lo include nei venti capolavori che formano i pilastri culturali del volto dell’occidente (“Il volto dell’occidente”, ed. Mondadori).
Gauguin ne fu fulminato, e si affrettò a dipingere, da maestro qual era, “Visioni dopo il sermone”, indirettamente ispirato al rivoluzionario lavoro dell’amico; Van Gogh  ne trasse un acquerello che attualmente si trova alla Collezione Grassi della Galleria d’Arte Moderna di Milano, “Les bretonnes et le pardon de pont Aven“.
van gogh Les bretobìnnes e le pardon de pont Aven
Era la soluzione ai problemi estetici, il punto di svolta che Gauguin cercava da sempre, ma è il giovane, geniale Emile Bernard a trovarlo: i colori sono puri e accesi, contornati da una linea scura; la prospettiva quasi ignorata a favore di una maggiore bidimensionalità, le forme definite e incuranti della verosimiglianza, l’impatto emotivo fortissimo.
Purtroppo, l’abile e navigato Gauguin tende ad attribuirsi i meriti della nascita del cloisonnisme,  così viene chiamato il nuovo movimento, e il giovane Emile Bernard decide, in aperta polemica, di abbandonare l’ex-amico e tutto il sistema dell’arte della nuova avanguardia che gravitava intorno a lui.
Invece Vincent Van Gogh, che insieme a Toulouse-Lautrec era stato compagno di Bernard nell’atelier di Cormon,  ha sempre mantenuto un atteggiamento sincero e corretto nei confronti dell’amico. Emile  lo ripagherà dipingendo, dopo che Vincent si era sparato un colpo di pistola al cuore, Il funerale di Van Gogh. Gli organizzerà anche due mostre personali postume, ed è da lì che parte il mito del grande olandese. 
funerale di Van gogh
Purtroppo, tornando al nostro Emile, la decisione di allontanarsi dal gruppo di critici e mercanti che gravitavano intorno alla nuova avanguardia, gli costerà gli onori e la fama.
Lascerà disgustato l’Europa, tornerà a un tipo di pittura più tradizionale ma sempre di altissimo livello, ma non gli si perdonerà mai di avere imboccato in senso contrario la galleria della Storia.

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Pecco in parole, opere (e omissioni). Tratto sul serio: arte e scrittura
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