Valerio Incerto per”Il doppio-omaggio a Frida Kahlo”, le gabbie della nostra vita @incertea @SpazioOberdan

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Opera: ” GAIOLAS” di Valerio Incerto

Fotografo, videomaker, padre degli “insani poeti” di Lunarchia ( http://www.edizionilagru.com/lunarchia), musicista. E’ il poliedrico ritratto di Valerio Incerto, che a “Il doppio – Omaggio a Frida Kahlo” porterà anche l’opera GAIOLAS.
L’autore dice “Gaiolas è una parola portoghese che vuol dire gabbia, la foto rappresenta questa gabbia con una doppia uscita, due porte semichiuse, due fenditure, una più larga che produce una luce corta e diffusa e una stretta che proietta una luce intensa. L’ambientazione rappresenta la possibilità di una scelta, forse una scelta religiosa, comunque una scelta di vita.”   
L’idea della gabbia è suggerita dalle inferriate che si intravedono da una delle porte, ma a me viene da pensare che quella sia una delle tante stanze della nostra vita, dove spesso ci sentiamo intrappolati, impediti nella scelte che davvero vorremmo compiere. Ci sono, sì, due porte che vanno verso la luce, ma a volte è proprio quella luce che temiamo, che non abbiamo il coraggio di esplorare.
Una delle fenditure è stretta, difficoltosa, non sappiamo dove ci può condurre. L’altra è spalancata, ma oltre la luce altre sbarre attendono il nostro passo. E allora, preferiamo restare immersi nel buio della stanza che come un antro rassicurante ci accoglie.
Per arrivare a questo risultato Valerio Incerto usa la fotografia digitale: “Gaiolas è una foto elaborata digitalmente, è fotografia per sottrazione. A partire da un soggetto che mi stimola graficamente scatto la foto che poi rielaboro togliendo tutto ciò che non si avvicina alla forma e all’idea che avevo in mente. Spesso rimane solo il segno grafico, un principio d’astrazione, come nel caso di Gaiolas.”
Gli artisti che lo ispirano sono Minor White, Aaron Siskind, Ciro Totku.

http://www.premioceleste.it/valerio.incerto

 

 

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Pecco in parole, opere (e omissioni). Tratto sul serio: arte e scrittura
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